“De Providentia 2016” o “L’utero è mio e me lo gestisce dio”

Quando si parla del corpo delle donne sembra sempre un oggetto di qualcun altro, di qualcuno che decide come e se una donna possa usare il proprio corpo. Questo è il primo pensiero che mi è venuto in mente leggendo un articolo del Cittadino riportato sul sito dell’ospedale di Lodi (1) che annuncia con allarmismo:
“C’è un aborto ogni quattro nascite…” e che, con altrettanta enfasi promuove
“LO SPORTELLO SALVAVITA” all’interno dell’Ospedale di Lodi.
Il CAV, che ti aiuterà a usare il tuo corpo come un “contenitore sicuro” per un feto unico e irripetibile.
Loro salvano vite!
Continuo a leggere e incontro le parole del ginecologo Giancarlo Garuti che sostiene che alcuni aborti “sono esecuzioni di volontà individuali talora voluttuarie…”- VOLUTTUARIE = superflue, per soddisfazione di piacere, cioè per esigenze secondarie non strettamente necessarie.
Resto ferma.
Immobile.
Ho il sangue alla testa (e non fate battute stupide!)

Continuo a leggere “…più spesso le volontà sono MISTIFICATE da giustificazioni subordinate a malessere di ordine familiare, economico e sociale.”
Solo?!
Sapete, essendo una donna evoluta e pensante, magari non faccio nascere un figlio che avrà un padre violento e una casa senza riscaldamento! Magari, vorrei sentirmi autonoma prima di occuparmi di un’altra persona, ma , comunque, qualsiasi sia la mia decisione, sarò io (spero) a valutarne la correttezza e l’opportunità!
L’articolo continua e interviene l’infermiera Fontana (coordinatrice dell’Ass. Maria Madre della Provvidenza) “… dal 2011 a Sant’Angelo abbiamo salvato 16 bambini”…e qui scompare ancora il corpo delle donne, di quelle 16 donne; non sono state loro a decidere e a partorire, ma la provvidenza a salvare 16 vite.
Ricordo una manifestazione di antiabortisti in cui spiccava un cartello con scritto: “L’UTERO E’ MIO E ME LO GESTISCE DIO”, un po’ come la provvidenza che salva 16 bambini.
Il primario di Codogno Salvio Zanoni, nella stessa rassegna stampa, conclude dicendo che il fenomeno delle interruzioni di gravidanza è in calo; un dato che viene confermato anche a livello nazionale e dalla Presidente dell’Aied di Ascoli Piceno, Laura Olimpi. (2)
Nella rassegna stampa viene chiesto di andare oltre le ideologie politiche e religiose per valutare l’utilità dei CAV all’interno degli ospedali; ma a me sembra che sia proprio l’articolo del Cittadino ad allarmare su un fenomeno in calo per affermare la necessità degli sportelli, che non mi sembra vadano oltre la loro ideologia politica e religiosa. Basta guardare qualche bel manifesto o ascoltare qualche donna che ha intrapreso il percorso per l’interruzione di gravidanza e ha dovuto assistere alla visione di video dove viene mostrato l’intervento di interruzione di gravidanza. Vi sembra un supporto alla donna o un’opera terribile di convincimento???
L’infermiera Fontana continua e dice: “dovremmo andare nelle scuole a fare prevenzione”
EH NO, A SCUOLA NO.
Sarebbe meglio che le ragazze minorenni non rimanessero incinte, che imparassero a usare i contraccettivi per non ammalarsi, che sperimentassero la conoscenza, l’amore e il rispetto per il proprio corpo e quello degli altri. Sarebbe meglio imparare a non sentirsi in colpa nel desiderare il corpo di qualcun altro e sentirsi liberi di fare esperienze sessuali e affettive sane e piacevoli.
O siamo ancora al punto in cui la mia scelta di non essere madre possa essere considerata voluttuaria? E che la scelta di avere un bambino possa essere soddisfatta da pochi aiuti economici, pannolini e latte in polvere?
Una vita va rispettata tutta.
La vita non finisce con lo svezzamento.
Un bambino ha diritto ad una madre che ha scelto di averlo e volerlo per sempre, e non perché qualcuno l’ha convinta che chi abortisce è un’assassina.

Le Sinistre
Chicca del giorno: papa Francesco ha annunciato che durante il giubileo ogni prete cattolico potrà assolvere le donne per il “peccato di aborto”

Canzone consigliata:
“Ospedale Maggiore” di X-Mary, in “A tavola con il principe” 2006
(1) www.ao.lodi.it : rassegna stampa 12 gennaio 2016
(2) Internazionale 1137- 22 gennaio 2016 articolo “Abortire si può, ma solo sulla carta”

Comments are closed.