Oggi, un mondo in superficie

Giornata della memoria 2016

Non dimentico.
Non posso.
Le storie, i racconti, le immagini, gli esseri umani.
Oggi, come quasi ogni giorno, ricordo chi non doveva morire.
Oggi, la superficie è fatta di chi lascia che i cimiteri siano in fondo al mare, in mezzo al deserto, per le strade dimenticate, non percorse da chi può permettersi tratte aeree e alta-velocità.
Non dimentico, perché oggi sento le voci di chi non è ascoltato e immagino i tavoli del potere gonfi di risate e sporchi di profumi da boutique.
Non dimentico, perché è quando si dimentica che tutto può ripetersi.

Ci siamo illusi che la nostra democrazia ci avrebbe protetto dagli orrori della povertà, dai lager e dalla guerra, ma l’unica differenza oggi è che tutto è vissuto in superficie e che non viene dichiarato ciò che in realtà si sta facendo.
Si lasciano morire in mare persone, si costruiscono muri di filo spinato ai confini, si fa propaganda contro le donne e uomini immigrate per scrollarsi di dosso la responsabilità dei vuoti politici di questi anni.
Anestetizzati,impegnati,paranoici,ansiogeni.
Siamo vittime di un potere che ci distrae e ci toglie diritti e valori.
Eliminare,escludere,soffocare,opprimere,creare marginalità e devianza; creare disagio per fornire ricette per curarlo.
Consumare corpi,idee,desideri.
E la strada che delinea gli stessi errori del passato sta davanti a noi…
Questo è il mondo in superficie, e , come diceva Hanna Arendt “il male non è mai ‘radicale’, ma soltanto estremo, e non possiede ne profondità, ne una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero,perché si espande in superficie come un fungo. Esso ‘sfida’ come ho detto il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua ‘banalità’. Solo il bene è profondo e può essere radicale“.
Per questo oggi non bisogna dimenticare ed iniziare ad essere radicali.
Non restate in superficie, andate nel profondo.

Le Sinistre

Chicca del giorno: un’amica di infanzia che si dichiara leghista mi dice: “Ma scusa, durante la seconda guerra mondiale sono morti tanti bambini italiani, non vedo perché oggi dobbiamo accogliere i bambini stranieri, possono morire anche loro! È la guerra!”
Imparerò ad essere radicale anche con le amiche di infanzia!

Canzone consigliata:
Fabrizio De André “Khorakhané”

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