“De Providentia 2016” o “L’utero è mio e me lo gestisce dio”

Quando si parla del corpo delle donne sembra sempre un oggetto di qualcun altro, di qualcuno che decide come e se una donna possa usare il proprio corpo. Questo è il primo pensiero che mi è venuto in mente leggendo un articolo del Cittadino riportato sul sito dell’ospedale di Lodi (1) che annuncia con allarmismo:
“C’è un aborto ogni quattro nascite…” e che, con altrettanta enfasi promuove
“LO SPORTELLO SALVAVITA” all’interno dell’Ospedale di Lodi.
Il CAV, che ti aiuterà a usare il tuo corpo come un “contenitore sicuro” per un feto unico e irripetibile.
Loro salvano vite!
Continuo a leggere e incontro le parole del ginecologo Giancarlo Garuti che sostiene che alcuni aborti “sono esecuzioni di volontà individuali talora voluttuarie…”- VOLUTTUARIE = superflue, per soddisfazione di piacere, cioè per esigenze secondarie non strettamente necessarie.
Resto ferma.
Immobile.
Ho il sangue alla testa (e non fate battute stupide!)

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